E' stata inaugurata nella sala Santa Rita, in piazza Campitelli, la mostra (rimarrà fino al 20 gennaio 2012) dedicata al teatro parigino de "le Folies Bergere". Incantantrici di serpenti e animali prodigio, cantanti, ballerine, artisti, pittori, scrittori, disegnatori e soubrette, era questo che in quasi un secolo e mezzo si trovava nel mitico teatro le Folies Bergere di Parigi.
Fondato nel 1869, le Folies Bergere ha ospitato balletti, pantomime, teatro leggero, canzoni, numeri circensi e di illusionismo. In seguito, a fine Ottocento, il teatro si consacra alla rivista, la revue, genere nato negli Usa nell'ottocento, ma che alle Folies conobbe una delle sue età dell'oro. La mostra, curata da Cesare Nissirio, raccoglie una messe di illustrazioni, bozzetti, disegni originali di scene e costumi, manifesti, foto, programmi di sala, oggetti, spartiti e dischi, persino lembi della moquette degli anni Trenta, riuniti in un fondo proveniente dalle stesse Folies Bergere e appena acquisito dal Museo Parigino a Roma.
Il n.32 della rue Richer, ai piedi di Montmartre (ovvero l'indirizzo del celebre locale), fu frequentato non soltanto da cantanti e ballerini ma anche pittori, cartellonisti e scrittori che nelle loro opere parlarono di questo teatro. Manet vi dipinse »un bar aux Folies Bergere«, Proust ne parlò nella »ricerca del tempo perduto«. Memorabili anche i manifesti realizzati da Toulouse-Lautrec e Georges Meunier per pubblicizzare gli spettacoli. La mostra che chiuderà i battenti il 20 gennaio - si articola in tre sezioni: la prima ospitata nella sala Santa Rita, la seconda al Centro Studi italo-francesi di piazza Campitelli e la terza a Tarquinia.
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