Il Vizietto al Sistina con Massimo Ghini e Cesare Bocci

Due beniamini del pubblico televisivo e cinematografico come Massimo Ghini e Cesare Bocci (Mimì Augello ne il Commissario Montalbano) si cimenteranno al teatro Sistina dal 23 novembre al 18 dicembre con il remake del "Vizietto" (La cage aux Folles). Il film del 1978 con Ugo Tognazzi e Michel Serrault è stato campione di incassi. Lo spettacolo racconta la storia d'amore tra il tenero Albin/Zazà, interpretato da Massimo Ghini, e Renato interpretato da Cesare Bocci. I due gestiscono un locale notturno a Saint Tropez, dove Albin si esibisce come 'Drag Queen' con il nome d'arte di Zaza'.
Portato in scena per la prima volta nel 1983, 'La Cage aux Folles' si ispira all'omonima opera teatrale francese di Jean Poiret da cui fu tratto il film 'Il viziettò interpretato da Michel Serrault e Ugo Tognazzi.  Diventato prima un film nel 1978, e poi musical nel 1983, lo spettacolo ha già ottenuto in America un grande successo negli anni '80. Nel 2010 ha vinto l'Oscar per il miglior Musical Revival. Torna ora in scena grazie allla produzione della Peep Arrow Entertainment. Accanto a Ghini spicca Cesare Bocci che si cala nel personaggio di Renato.
Lo spettacolo È un adattamento dell'omonima opera teatrale francese di Jean Poiret del 1973 dalla quale era stato tratto nel 1978 il film 'Il Vizietto«. La produzione originale del 1983 vinse 6 Tony Award (gli Oscar del Musical), tra cui miglior musical. E Tony Award alla riedizione del 2010 come 'Best Revival'. Il musical debuttò il 21 agosto del 1983 e chiuse il 12 novembre 1987 dopo 1761 repliche. La regia dello spettacolo fu affidata a Arthur Laurents e le coreografie a Scott Salmon. I protagonisti furono interpretati da Gene Barry e George Hearn. La produzione londinese aprì il 7 maggio 1986 e rimase in scena 8 mesi. Fra le canzoni più popolari di questa produzione spiccanòThe Best of Times' e soprattutto 'I Am What I Am' (sono quel che sono»), un inno vero e proprio alla diversità e 'Questo è il mio mondo/quindi ci voglio un pizzico di orgoglio, divenuto celeberrimo anche fra il grande pubblico grazie all'interpretazione di numerosi cantanti, in primo luogo per la versione disco di Gloria Gaynor, che ha avuto un ottimo successo di pubblico.

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